mercoledì 27 febbraio 2008

I lavori fervono...


Stiamo lavorando così intensamente alla chiusura del disco che... non troviamo il tempo di aggiornare il blog!
Stay tuned, torniamo presto...

mercoledì 20 febbraio 2008

Sento il fischio del vapore


Sento il fischio del vapore del mio amore che 'l va via,
e l'è partito per l'Albania, chissà quando ritornerà!

Ritornerà sta primavera con la spada insanguinata,
e se mi trova già maritata, ohi che pena, ohi che dolor!

Ohi che pena, ohi che dolor, che brutta bestia è mai l'amore,
Starò piuttosto senza mangiare, ma l'amore lo voglio far.

Lo voglio far mattina e sera finché vien la primavera
la primavera è già arrivata ma il mio amore non è tornà.



Nel 2002 Francesco De Gregori pubblica insieme a Giovanna Marini (nostra signora della canzone popolare) un disco di canti popolari e sociali italiani intitolato “Il fischio del vapore”, che ottiene un inaspettato successo e si posiziona ai primi posti delle classifiche di vendita.
Il brano che da il titolo all’album è uno di quelli che abbiamo scelto per il progetto POP.
Composto attorno al 1936, è un canto contro la guerra probabilmente ispirato dalla spedizione italiana in Albania del 1914 e inserito nel clima antimilitarista della Settimana Rossa dello stesso anno (come raccontano le note sul pezzo nel disco di De Gregori). Questo canto è giunto ai giorni nostri anche grazie al lavoro di Giovanna Daffini, cantastorie e soprattutto mondina, a ennesima dimostrazione che molte delle più belle canzoni popolari dell'Italia settentrionale, legate alla quotidianità, alla cronaca, alla vita privata e collettiva, sono nate e sono state cantate proprio nelle risaie: il duro lavoro della monda produsse solidarietà di classe, coscienza politica ed emancipazione femminile.

Noi questo pezzo lo cantiamo nell’armonizzazione corale classica a terze, mentre per quanto riguarda l’arrangiamento strumentale studiato da Roberto, su un tappeto costante della chitarra elettrica, due bouzouki si intrecciano sostenendo uno l’armonia, l’altro la melodia principale. Djembé per le ritmiche.

Popolari italiani con strumenti irlandesi e africani?
Canzoni folk con la chitarra elettrica?
Ebbene sì, anche questo è POP, la riscoperta.


"Scrivo canzoni di protesta, quindi sono un cantante folk.
Un cantante folk con chitarra elettrica".

(Joe Strummer)

martedì 19 febbraio 2008

A gramadora


Mentre proseguono le registrazioni in studio, di cui pubblicheremo foto-story al più presto, iniziamo a parlare di quelli che sono i brani che vanno a comporre la tracklist dell’album.

A gramadora, ovvero “la gramolatrice” è il titolo di quella che è forse la “canta” tradizionale più famosa in terra di Romagna. Prende il nome dalla “gramola”, attrezzo utilizzato durante la lavorazione della canapa per sfibrare, battere e maciullarne le fibre legnose.
“A gramadora” è un inno al lavoro e alle donne, compiuto in modo scherzoso e allegro, in un mondo in cui le fatiche della vita si dimenticavano in un letto di fresche lenzuola (di canapa ovviamente) tessuta in casa.
Al lavoro della gramola si alternavano soprattutto i giovani ed era quindi una buona occasione per corteggiare le belle ragazze: nel brano si canta la bellezza di una giovane ragazza dai capelli e occhi neri come il carbone e dalle labbra rosse come ciliegie. Lei non cede alle lusinghe ed è pronta a menare le mani per frenare le intemperanze del suo corteggiatore che infine le propone di “darle un bacio in cambio di uno schiaffo”.

Noi questo tradizionale romagnolo in 6/8 l’abbiamo cantato nell’armonizzazione vocale classica (versi di Aldo Spallicci, musica di Cesare Martuzzi), inserendo nell’arrangiamento strumentale un riff tratto da “Fiesta”, pezzo dei Pogues, gruppo irlandese folk-rock/punk (citato anche da Vinicio Capossela nel brano “L’Uomo vivo” dell’album Ovunque proteggi). Suonato col bouzouki, strumento a corde tradizionale irlandese, il riff è adattato al ritmo del brano e poi riportato alla velocità originale sul finale. L’arrangiamento è del ‘nostro’ Roberto Romagnoli.

lunedì 11 febbraio 2008

POP: perché un progetto


Cosa significa “Pop”, la parola che dà il titolo al lavoro che stiamo registrando?
Il termine pop legato alla musica (pop music) è un termine che normalmente contraddistingue un tipo di musica altrimenti definita ‘leggera’, ma deriva da popular, ‘popolare’. Pop music e musica popolare sono due termini che attualmente contraddistinguono due mondi musicali molto diversi, eppure è da qui che noi vogliamo partire per spiegare e raccontare il nostro progetto, perché “popolari”, come i pezzi ‘pop’ da top ten dei giorni nostri, erano i brani che scariolanti e mondine cantavano agli inizi del Novecento e hanno cantato nel corso degli anni successivi.
Sono parte del nostro DNA, questi canti ‘popolari’, e così dopo anni che l’attuale formazione della Giuseppe Verdi sperimentava il canto corale nelle sue tante e varie sfaccettature (dal canto polifonico sacro e profano al canto dei cori alpini, dal canto lirico al gospel-spiritual, fino all’arrangiamento per coro di brani di musica leggera e di note colonne sonore), abbiamo deciso di re-immergerci completamente nelle nostre radici e tornare a vestire – in tutti i sensi! – i panni della tradizione popolare, pur continuando nel nostro cammino di sperimentazione.
Siamo partiti recuperando i pezzi più strettamente legati alla nostra tradizione locale, dagli “Scariolanti” ai brani in dialetto argentano del repertorio storico della Corale, fino a guardare alle realtà delle terre a noi vicine: la Romagna, i canti dell’appennino, i cori delle Mondine bassa emiliana (come le meravigliose Mondine di Novi!).
E poi... abbiamo provato a percorrere nuove strade! Così i brani della tradizione popolare si vestono di nuovi arrangiamenti, si fondono con sonorità e strumenti di altre culture e popoli (riff irlandesi, strumenti del folklore celtico e africano), vengono riletti e riattualizzati secondo la lezione di gruppi folk-rock come i Modena City Ramblers o di artisti elettro-folk come Fiamma Fumana e Martyn Bennett, si tingono di inaspettati ritmi funky, osano basi elettroniche...
Tutto questo è "POP: la riscoperta del canto popolare"!

venerdì 8 febbraio 2008

Parlano di noi


Anche Il Resto del Carlino del 6 febbraio e La Nuova Ferrara in edicola oggi, parlano del nostro progetto.

mercoledì 6 febbraio 2008

Il blog della Corale su ArgentaWeb!


ArgentaWeb, il portale della città di Argenta e sito di riferimento per sapere cosa bolle in pentola dalle nostre parti, ha segnalato la nostra iniziativa (qui) e pubblicato un po' di immagini nella Fotogallery.

La Corale ringrazia tutto lo Staff di ArgentaWeb: speriamo che sia l'inizio di una bella collaborazione!

martedì 5 febbraio 2008

Istantanee dalla sala prove #6


Che combinano Jack e il dottore?

Teste di basso


Ultimi (ma non ultimi) anche i bassi si sono presentati per la prima session di registrazione. Ecco i nostri bassi coadiuvati da alcuni tenori, da sinistra: Daniele, Jack, Claudio, Marco e Odo.

lunedì 4 febbraio 2008

Il maestro Andrea Bandi


Nato a Ferrara il 14 novembre 1968, Andrea si è diplomato in contrabbasso al conservatorio “G.Frescobaldi” di Ferrara nel 1990.

Ha maturato negli anni una forte esperienza nella musica moderna, facendo parte di alcuni gruppi indie della zona.
È stato direttore e arrangiatore musicale, dal 1990 al 1996, del gruppo teatrale Giovani '90, per il quale ha contribuito all’allestimento dei musical Jesus Christ Superstar, Hair, Fame e degli spettacoli The Golden Musical e Revelation.
Attualmente fa parte, con Roberto Romagnoli, del duo acustico
12 Corde e del gruppo di musica folk/celtica Cisalpipers.
È fra i docenti della Scuola di Musica Solaris di Argenta - dove insegna canto, chitarra, basso, tastiera, violino e fisarmonica – e, dal 1997, insegnante di propedeutica musicale presso le scuole materne ed elementari dei circoli didattici di Argenta, Portomaggiore e Voghiera. Nel 2007 è diventato direttore del coro del Polo Scolastico “Aleotti-Don Minzoni” di Argenta.

Dal 1991 dirige la Corale Giuseppe Verdi. Ha portato il coro dall’organico per sole voci virili dei primi anni 90 all’attuale composizione a voci miste; ha diretto il coro in concerti, rassegne, celebrazioni ed eventi speciali; festeggiato con noi il centenario dell'associazione con un concerto organizzato dalla AERCo (Associazione cori dell’Emilia Romagna) a Bologna; effettuato una tournée tra Francia e Svizzera nel 1998; co-diretto il concerto lirico del maggio 2001: un omaggio a Giuseppe Verdi in occasione nel Centenario della morte del compositore, che ha visto la corale G.Verdi e il Coro Orlando di Lasso di Ospital Monacale dividere il palco con alcuni noti solisti. Nel 2001 ha guidato il coro nell’incisione un CD in presa diretta, Tra canti e valli, che della Corale illustra la storia e il repertorio.
A partire dal 2002 ha portato il coro ad approfondire in particolare lo studio dei generi gospel e spiritual, dando vita al progetto, Gospel Voices, tuttora in corso. Fino alla ‘riscoperta’ del canto popolare...

venerdì 1 febbraio 2008

Marco e Luca


"...[zzz]..."
"...[zzz] ...[zzz]..."

"Ups! Ho sbagliato io?!"
"Ssst..."

"...mmm..."
"MMM..."

"!"
"Mmm..."

Istantanee dalla sala prove #5


Si canta!

Tocca agli uomini!


Nella settimana in corso il piano di lavoro delle registrazioni prevede la 'discesa in campo' della nostra compagine maschile. Ecco che, nella giornata di martedì 29 gennaio, si è schierata la sezione tenori al completo: Leonida, Marco, Luca e Daniele, con il supporto di Odo, dalla sezione dei bassi.